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Ottobre 2018

Ottobre 2018 (8)

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CESSIONE RAMO da TISCALI vs FASTWEB

Martedì, 23 Ottobre 2018 21:40 Written by

COMUNICATO CESSIONE RAMO da TISCALI vs FASTWEB

Ieri si è svolto l’incontro di procedura ex art.47 legge 428 1990 per il trasferimento del ramo di Azienda denominato “Tecnichal Unit LTE” da Tiscali verso Fastweb. Il ramo individuato comprende tutte le attività (le torri, le tecnologie e 34 dipendenti) che sarà ceduto a Fastweb alla fine della procedura di legge. Fastweb si è impegnata, per responsabilità sociale, anche a risolvere il problema dei 10 lavoratori di (Torgiano - PG) che non sono stati identificati nel ramo d’azienda ceduto da Tiscali e, riconoscerà a tutti i lavoratori le medesime condizioni economiche e normative previste dal CCNL e dagli integrativi aziendali di Fastweb, oltre a quanto previsto dalle condizioni di miglior favore esistenti in Tiscali alla firma dell’intesa.

L’incontro è stato aggiornato per la fase conclusiva al 30 Ottobre c.m. per la sottoscrizione dell’accordo da trasmettere al MISE, al fine di avviare la fase amministrativa per la cessione delle frequenze. PIANO INDUSTRIALE DI TISCALI Oggi in sede ministeriale (MISE) si è svolto l’incontro con il Governo alla presenza dell’Avv. Bellezza, Consigliere giuridico del Ministro, per fare il punto sul piano industriale di Tiscali, come da accordi già precedentemente assunti. In questa sede la Direzione di Tiscali ha comunicato che il piano d’impresa è già in una fase avanzata di stesura; è essenziale la chiusura definitiva dell’accordo commerciale con Fastweb sul quale si fonda la strategia industriale ed economica per ottenere l’asseveramento del piano da parte delle banche. Tiscali ha chiesto al Ministero delle Sviluppo Economico qualche altra settimana per le dovute limature ed ottenere il via libera per la presentazione ufficiale del PI. La FISTel –Cisl, ha chiesto al Governo la massima attenzione sull’occupazione di Tiscali in quanto l’azienda ha circa 650 lavoratori a Cagliari ai quali è fondamentale salvaguardare il posto di lavoro. Cagliari è una realtà dove difficilmente il mercato del lavoro offre soluzioni occupazionali alternative a Tiscali, per questo FISTel ha invitato Tiscali a mettere in campo tutte le strategie industriali e le opportunità derivanti dall’accordo commerciale con Fastweb per il rilancio dell’azienda, destinando tutte le risorse ottenute dalla vendita delle frequenze allo sviluppo delle attività Il rappresentante del Governo preso atto degli avanzamenti sulla cessione del ramo e delle ulteriori esigenze temporali di Tiscali per la dettagliata definizione del Piano industriale ha aggiornato l’incontro al 22 di Novembre in sede ministeriale. La FISTel resterà vigile sul futuro di Tiscali e sulle garanzie occupazionali dei lavoratori. Roma 23 Ottobre 2018

 

LA SEGRETERIA NAZIONALE e LE SEGRETERIE TERRITORIALI LOMBARDIA - SARDEGNA - UMBRIA

TISCALI mancanza di sensibilità verso i dipendenti - Condizioni meteo avverse

Giovedì, 11 Ottobre 2018 14:54 Written by

Gentilissimi colleghi,

 

Oggi dopo l’allerta meteo rossa emanata da tutti i mass media e da tutti gli organi di competenza i vari uffici pubblici e privati sono stati evacuati e in alcuni casi completamente chiusi.

Le stesse aziende ospitate nel complesso di Sailletta peraltro luogo maggiormente colpito dal mal tempo, hanno adottato delle precauzioni organizzative che hanno permesso ai lavoratori di salvaguardare la propria integrità.

In controtendenza Tiscali non ha avuto alcunché riguardo verso i propri dipendenti e non curante del delicato contesto ha pensato ancora una volta alla salvezza del proprio business.

Ci dispiace notare queste gravi ed evidentissime mancanze e ci auguriamo che nel caso in cui l’allerta meteo proseguisse, come già preannunciato dalle informative Anas, Meteo e Istituzionali Locali, l’azienda si organizzi per tempo o all’occorrenza cosi come disposto oggi da tutte le aziende locate nelle zone limitrofi.

D’altronde a parità di servizio se riescono gli altri perché per Tiscali dovrebbe essere diverso?!

 

La RSU Fistel Cisl

BOLLETTINO DI CRITICITÀ n. BCR/283/2018 del 10/10/2018

Giovedì, 11 Ottobre 2018 14:03 Written by

COMUNICATO

Alla luce delle criticita’ emerse nelle giornate del 10 e 11 ottobre, noi della Fistel Comdata Elmas, rileviamo una grave mancanza di responsabilita’ da parte dell’azienda. Premesso che gia’ nella mattina di ieri 10 ottobre 2018 la protezione civile della Regione Sardegna visto il BOLLETTINO DI CRITICITÀ n. BCR/283/2018 del 10/10/2018 emanava avviso di allerta rossa per rischio idrogeologico e arancione per rischio idraulico, con possibilita’ di danni ingenti ed estesi agli edifici e centri abitati, alle attività agricole e agli insediamenti civili e industriali, sia prossimali sia distanti dai corsi d'acqua, o coinvolti da frane o da colate rapide; distruzione di infrastrutture (rilevati ferroviari o stradali, opere di contenimento, regimazione o di attraversamento dei corsi d’acqua) con ingenti danni a beni e servizi e grave pericolo per la pubblica incolumità/possibili perdite di vite umane. Gli sviluppi sucessivi delle condizioni meteo nel pomeriggio di ieri e nella mattina di oggi 11 ottobre, hanno fornito un idea abbastanza chiara delle criticita’ per i lavoratori, con esondazioni diffuse nell’area vasta della citta’ metropolitana di Cagliari e del Sarrabus, crolli alle infrastrutture stradali e impraticabilita’ delle maggiori arterie di collegamento da e per la sede di Comdata Elmas, del quale riportiamo solo un breve elenco:

SESTU – Strada provinciale 4 tra Sestu-San Sperate e la Sestu-Assemini.

UTA – Strada provinciale numero 1

CAPOTERRA – Statale 195,a Sulcitana, dal km 9 al Km 11, collassata in due punti e che di fatto taglia fuori anche i residenti di Sarroch; Villa San Pietro e Pula;

– Ponte della Scafa;

– Strada comunale che dalla rotatoria sulla statale 195 arriva al centro abitato;

ELMAS – Statale 395, dal km 0e per i primi 600 metri, a causa dell’allagamento del sottopasso che dalla statale 391 porta alla discount Metro

CASTIADAS – Nuova statale 125 all’altezza di Costa Rei, dal km 42,100 al 44,420, a causa di una frana all’ingresso sud della galleria Arexini;

– Strada provinciale numero 20. Alla luce del fatto che per giungere nella sede di Elmas, la gran parte dei lavoratori devono necessariamente percorrere le suddette strade.

Considerato infine che in una parte operativa dello stesso sito si sono verificati dei danni, dei quali non sono stati resi noti dettagli né attraverso comunicazione alle OO.SS. né agli stessi lavoratori da parte dell’azienda, determinandone comunque l' inagibilitá: Troviamo preoccupante che l’azienda non abbia prontamente affrontato la grave situazione e i rischi ad essa connessa, lasciando ad ogni singolo lavoratore la scelta di recarsi o meno in azienda, mettendo cosi in serio pericolo l’incolumita’ dei lavoratori. Riteniamo grave che l' unico atto dovuto, la chiusura del sito, non sia stato posto in essere. Solo così si sarebbe potuto evitare di far uscire da casa e "mettere per strada" decine di lavoratori che hanno comunque tentato di arrivare a lavoro, non riuscendoci , e solo per fortuna non hanno riportato danni. Per il futuro, auspichiamo che la sicurezza di ogni lavoratore sia considerata prioritaria rispetto ad ogni altra logica di business e produttivitá. Per noi questo é un tema non negoziabile.

La RSU e la delegazione FISTEL-CISL Comdata – commessa Wind Tre

Prime valutazioni Cisl sulla Nota di Aggiornamento al Def 2018

Martedì, 09 Ottobre 2018 22:04 Written by

Roma, 5 ottobre 2018 Prot. SG 162/U      Oggetto: Prime valutazioni Cisl sulla Nota di Aggiornamento al Def 2018 Carissime/i, in allegato le prime valutazioni della Cisl sulla Nota di Aggiornamento al Def 2018, di cui vi inviamo il testo ufficiale. Fraterni saluti          Annamaria Furlan

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NOTA INFORMATIVA: ATTIVO UNITARIO SETTORE CALL CENTER

Martedì, 09 Ottobre 2018 21:58 Written by

NOTA INFORMATIVA: ATTIVO UNITARIO SETTORE CALL CENTER Il giorno 25/9/2018 si è tenuto a Roma l' attivo unitario del settore dei contact center per la discussione sulla piattaforma unitaria per il settore. L' obiettivo che ci poniamo é quello di riportare l' attenzione delle istituzioni sulle problematica del comparto e, in conclusione, favorire la struttura di un quadro normativo che rafforzi e stabilizzi il settore. É infatti necessario invertire l' approccio delle aziende, comprese quelle pubbliche, verso i contact center, passando dalla loro attuale idea di centri di costo a quella di leva per la competitività sul mercato, attraverso la qualità del servizio. Il punto di partenza nella nostra discussione è la certificazione del fallimento del "protocollo di autoregolamentazione" sottoscritto al MISE il 4/5/2017, il cosiddetto "protocollo Calenda". Un fallimento che si è manifestato nell' incapacità da parte del mercato, e quindi delle aziende, di porre autonomamente in campo azioni che stabilizzassero e valorizzassero i lavoratori occupati. Non é stato raggiunto nemmeno l' obiettivo posto sul reshoring, ovvero il rimpatrio in Italia dei servizi affidati ai call center esteri nella misura dell' 80%. Il comparto dei call center ha sofferto, più di altri, per causa della sua fragilità, la crisi che ha colpito il settore delle tlc. Per questo motivo i lavoratori dei call center necessitano di maggiori garanzie e tutele. Innanzitutto il mantenimento dei call center all' interno del quadro di regole previsto dal CCNL delle Telecomunicazioni. In questa stessa direzione, quella delle tutele, chiediamo l' estensione della clausola sociale anche al mercato privato e non solo, com'è attualmente, limitata alla committenza della pubblica amministrazione. È poi fondamentale superare il sistema delle gare a minutaggio di conversazione (ti pago tot centesimi al minuto) per passare alle gare a corpo (ti pago per tot ore a prescindere dalle chiamate). Appare evidente come il sistema della gara a minuto abbia determinato una sorta di lavoro "a cottimo", a tutto svantaggio dei lavoratori ma anche delle aziende che, comprimendo i tempi in ottica di maggiori volumi, abbassano, se non addirittura rinunciano alla qualità del servizio. Chiediamo, anche qui, di estendere le tabelle ministeriali sul costo del lavoro dalla sola committenza della pubblica amministrazione a tutte le gare private, così da garantire che non esistano più lavoratori di serie A e lavoratori di serie B. Obbligo di risposta entro un limite di tempo: questo vincolo porterebbe le aziende del settore a doversi dotare di un organico sufficiente per fare fronte ai picchi di volume, eliminando contestualmente le cosiddette realtà da sottoscala, piccoli call center quasi invisibili che abbassano la qualità del servizio, del lavoro e della tenuta occupazionale. Per la stessa logica di tutela delle condizioni dei lavoratori, riteniamo necessario il divieto di subappalto: il "labour intensive" e la bassa marginalità che caratterizzano il settore, in presenza di un subappalto, si aggraverebbero ulteriormente. Infine, chiediamo che le istituzioni politiche prendano atto, e pongano rimedio, alla totale assenza di ammortizzatori sociali ordinari per i call center. La sola FIS, anche quando non abusata, é di per se uno strumento insufficiente per fare fronte alla gestione degli eventuali esuberi sul settore e per un solido sostegno alle politiche attive da porre in essere, di riqualificazione e reinserimento dei lavoratori. Tutta la discussione dell' attivo unitario, attraverso gli interventi delle RSU e dei segretari nazionali, converge verso un unico punto: la volontá di aprire un tavolo di confronto istituzionale sul settore. In particolare in Sardegna, sentiamo l' urgenza di un intervento a tutela dei call center e delle migliaia di lavoratori occupati. Sentiamo l' urgenza e il dovere da parte delle istituzioni e delle parti sociali, di garantire che le logiche di mercato e le scelte di business operate (vedi ad esempio quanto accaduto in WindTre e, più di recente, in Tiscali e ancora oggi in TIM) non prescindano dalla difesa della tenuta occupazionale. per la Segreteria Regionale Omar Marras

Futuro incerto per TISCALI

Martedì, 09 Ottobre 2018 21:53 Written by

Gentilissimi Colleghi,

a seguito dell’incontro che si è svolto in Consiglio Regionale fra la Segreteria Regionale Fistel Cisl, La RSU e la Capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda, riportiamo il comunicato stampa :

COMUNICATO STAMPA: FUTURO SEMPRE PIU' INCERTO PER TISCALI LA CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA ALESSANDRA ZEDDA:

 Si preannuncia un autunno caldo per i lavoratori dell'Azienda Tiscali. Il punto della situazione è stato delineato dalla capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Alessandra Zedda: <>. La capogruppo forzista in Consiglio regionale auspica chiarezza sulla vertenza: <>. Lo spettro di una crisi senza via d'uscita incombe sul gigante ai piedi della laguna di Santa Gilla: La preoccupazione è alta – conclude Alessandra Zedda – E' necessaria la convocazione della commissione lavoro in Consiglio regionale per fare luce su un'operazione che apre scenari incerti, che mettono a rischio il futuro di un settore strategico per la Sardegna. Occorre utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per scongiurare lo smantellamento di una realtà che vede impegnati tantissimi dipendenti tra Cagliari e l'area vasta

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