COMUNICATO T I M Nelle giornate del 6 e 7 novembre, il Coordinamento nazionale delle RSU di TIM e le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL si sono incontrati con la direzione aziendale di TIM. In queste due intense giornate di confronto sono state affrontate diverse e significative tematiche, di seguito evidenziate: SECONDO LIVELLO DI CONTRATTAZIONE Nell’incontro precedente Tim aveva esposto una serie di temi sulla parte normativa, affini alla piattaforma confederale, sui quali vi erano state alcune “timidissime” aperture definite insufficienti da parte sindacale, ed altri temi di esigenza aziendale ritenuti totalmente inaccettabili, come già riportato nel comunicato unitario del 9 ottobre. Il confronto è quindi proseguito con le richieste del Sindacato confederale che ha ribadito i punti della propria Piattaforma legati alla parte “NORMATIVA”, sottolineando l’insufficienza delle aperture di TIM dell’incontro precedente e, sollecitando un riscontro anche per i punti di valenza economica non presi in esame la volta precedente: lavoro festivo e notturno, incremento maggiorazioni, reperibilità, trasfertistica e previdenza complementare. SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL hanno invitato TIM ad esporre la propria visione sui temi normativi ed economici in modo più esaustivo, nell’ottica di far “decollare” la trattativa e quindi entrare nel merito dei punti, il tutto per cercare di giungere in tempi brevi alla chiusura di un accordo complessivo sul secondo livello che integri il significativo lavoro svolto con l’intesa del 18 di luglio us. Si dà atto a Tim che nelle sue risposte, partendo dalle slides pubblicate nell’incontro del 1 e 2 ottobre, ha affrontato ogni singolo punto di richiesta sindacale, e la sintesi che la delegazione confederale ne ricava è di una formale disponibilità dell’azienda al prosieguo della trattativa che vede le parti però ancora distanti. A fronte dei temi inaccettabili si registra una esigenza di riflessione da parte aziendale che permetta di rimuovere dal tavolo quelli che sono gli ostacoli non superabili: deroga alle 11 ore, eliminazione del Premio annuo per i nuovi assunti, modifica regime orario per 1254, etc… Su molti punti della Piattaforma sindacale si rilevano delle iniziali disponibilità da parte aziendale che vanno nella direzione giusta, a partire dallo strumento della reperibilità che deve tornare ad essere normato e regolato con un accordo, condividendo il principio di coinvolgimento delle RSU territoriali, avendo come obiettivo quello di riportare questo istituto dentro il perimetro corretto di utilizzo, che fa ad oggi invece registrare comportamenti difformi territorio per territorio. La flessibilità tempestiva dovrà trovare una miglior definizione delle causali e soluzioni compatibili per i lavoratori per quanto riguarda la sua applicazione (tecnico/economica), che ad oggi ne vede un “sovrautilizzo”; rimane pertanto la richiesta del lavoro programmato notturno. Sul tema “giorni festivi”, voce che vuol dare in particolar modo una risposta/segnale di attenzione al mondo dei turnisti, permangono le distanze ma sembrano esserci le condizioni per un ragionamento di merito legato alle richieste sindacali, mentre più in generale sul tema delle trasferte, delle maggiorazioni nottune/festive, delle ricomposizioni di orario, dei ritardi a recupero e di quelli con franchigia”, si registra una disponibilità al dialogo. Inoltre nelle varie realtà aziendali, nonostante gli avvicendamenti organizzativi, frutto del piano industriale e di una evoluzione tecnologica non più rinviabile, si evidenziano alcuni reparti in sofferenza di organico, come quello degli H24, per i quali si deve trovare una soluzione a partire anche dal secondo livello, rendendo maggiormente appetibili i job posting fatti di recente che non hanno trovato lavoratori disponibili a quel ruolo.
Per i lavoratori di ASA, dell’INFORMATICA e per il progetto FOOTPRINT, si è ribadita la necessità di fare un “focus” specifico entro l’anno al quale partecipino le linee operative di questi importanti settori aziendali. TIM ha formalmente accettato la richiesta, fatto fondamentale per iniziare un confronto sui “turni ASA” e chiarire i legittimi dubbi che il mondo dell’informatica pone con sempre maggior forza, dubbi legati ad una evidente mancanza di comunicazione sulle strategie aziendali che sembra coinvolgerli in un disegno ad oggi non chiaro, anche alla luce dell’Accordo con GOOGLE del 7 ottobre. PROGETTO TOKEN / SecOLO Sul sistema informatico Token/SecOLO, ne era stata spiegata la filosofia con il comunicato del 2 ottobre allegando le relative slides, il 6 novembre la delegazione ha affrontato l’argomento con l’azienda in base a quanto previsto dal comma 1 dell’art.4 ex legge 300 in materia di controllo a distanza, con l’obbiettivo di raggiungere un accordo che realizzi il corretto bilanciamento tra le richieste aziendali ed il diritto incomprimibile della tutela della dignità e della riservatezza dei lavoratori. L’Accordo siglato sul Token prevede, prima, di dare una adeguata informativa a tutti i lavoratori interessati, poi tramite il sistema denominato SecOLO di effettuare una criptazione dei dati del cliente OLO (Fastweb, Vodafone, Wind ecc) tracciando l’accesso dei lavoratori che saranno chiamati a gestire il guasto, il dato di tracciatura verrà conservato per 5 anni su banche dati aziendali, alle quali accederanno solo gli amministratori di sistema, figure designate all’interno della funzione It, le uniche autorizzate ad accedere ed a fornire i dati di tracciatura ai due enti esterni previsti dall’Accordo, l’Agcom e Autorità Giudiziaria/Polizia Giudiziaria, a seguito di comportamenti illeciti denunciati all’autorità stessa e a segnalazioni di utilizzo improprio di informazioni aziendali giunti ad Agcom. L’Accordo sindacale esclude ogni forma di utilizzo dei dati, i quali non potranno essere diffusi in altri ambiti aziendali, né potranno essere usati per il corretto adempimento della prestazione lavorativa e/o utilizzati per fini disciplinari, salvo il caso di comportamenti illeciti che abbiano attivato l’autorità giudiziaria o a seguito di verbali di accertamento di Agcom per specifiche utenze/clienti. L’Accordo, ottemperando alla delibera 396/18 di AGcom, indica TIM quale responsabile del trattamento dei dati facendo sì che il singolo lavoratore non possa mai essere chiamato a rispondere direttamente (oltre ai due casi citati) verso terzi. Per chiudere, il sistema che TIM, obbligatoriamente, ha dovuto mettere in piedi per porre rimedio alle falle di un sistema che già in passato è costato caro all’azienda (Multe) e soprattutto ai lavoratori (vedi i turni ASA), descrive una volta di più la crisi di un settore, realtà testimoniata anche dai conti dell’ultimo trimestre, che illustrano una migliore gestione dei costi ma un ennesimo calo dei ricavi, segno che nel settore la guerra in atto è tutt’altro che finita, e per raggiungere quelli che oggi vengono definiti obbiettivi (tema sul quale le imprese dovrebbero iniziare a riflettere a fondo) “qualcuno” si lascia andare a pratiche fuori dalle regole…difficile pensare che possa essere la singola lavoratrice o il singolo lavoratore. ESAMI CONGIUNTI CREDITO e CDM (ASA) Si è proceduto con i verbali di esame congiunto riguardanti il CREDITO e il CDM. Per quanto riguarda il Credito, i lavoratori coinvolti nelle assemblee non hanno contestato tanto il nuovo modello di matrice dei turni, quanto il progetto che non è stato spiegato “omogeneamente” in tutti i settori dove sarà applicato, quindi finalità non chiare e poca comprensione al perché si debbano cambiare i turni. Non è stata pertanto data disponibilità a firmare un verbale di esame congiunto per il Credito invitando l’azienda a ripensare il progetto e ad evitare fughe in avanti con partenze unilaterali.
Dopo una riflessione in merito, l'azienda ha deciso di soprassedere alla rivisitazione dei turni del Credito Consumer, “rimandando” il tutto a data da definirsi. L’incontro è proseguito con l’esame congiunto del “Customer Device Management”, struttura della funzione wholesale, legata al mondo ASA. Le assemblee svolte presso i territori interessati, hanno manifestato l’esigenza di riduzione delle presenze sabati e domeniche, ed una miglior flessibilità per quanto riguarda le pause e gli orari di ingresso. Il confronto che ne è seguito al tavolo ha permesso di giungere ad un verbale di esame congiunto esperito positivamente. Per il gruppo Performance e Process Management vi è stata la riduzione del turno base al sabato (da 2 a 1), l’eliminazione della presenza al sabato nel turno serale, pausa da 30 minuti nel turno pomeridiano (era 1 ora) ed il turno continuato per il serale delle 20 con inizio alle 12:22 (era 11:52). Per il gruppo Specialist & Support Management, nel turno base viene differenziato il sabato dal lunedìvenerdì (prima era tutto insieme), portando al lunedì-venerdì tutto il personale in orario base tranne una risorsa nel turno pomeridiano e tre in quello della sera, al sabato quattro risorse dislocate singolarmente nei 4 turni esistenti base, mattino, pomeriggio e sera. Domenica e festivi infrasettimanali saranno trattati in base alle norme contrattuali previste dal CCNL vigente, con una risorsa in turno base ed una in turno mattina. Le pausa passa a 30 minuti per il turno pomeridiano (era 60) e viene eliminata nel turno della sera passando ad orario continuato 12:22 – 20:00. VARIE L’azienda nel finale dell’incontro ha fornito su richiesta del sindacato confederale la situazione relativa alla consegna dei pc per quanto riguarda il “lavoro agile”, sono in arrivo 1.300 PC a coloro che hanno dichiarato di NON avere l’HW necessario per fare il lavoro agile e 112 HW in pool per il settore ASA. Per il progetto FOOTPRINT, a seguito dei passaggi territoriali con le rappresentanze locali ed alle grandi perplessità emerse in questi incontri, le Segreterie nazionali hanno richiesto all’azienda un “ritorno” in ambito nazionale per meglio comprendere la ratio di questo progetto. Progetto “Risorgimento Digitale”: TIM ha presentato un sinificativo progetto che cerca di sviluppare l’educazione digitale e le competenze digitali dei cittadini italiani, sicuramente un’ottima azione per uscire dal guscio, per passare dalla difesa (fatta purtroppo per anni) all’attacco e quindi ad una visibilità finalmente degna di una grande Gruppo che deve e può essere il soggetto trainante nel settore delle TLC del Paese. CONCLUSIONI SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL prendendo atto che TIM ha espresso con chiarezza la volontà di arrivare ad un accordo anche sulla parte “normativa” in tempi brevi, evidenziano l’urgente e non procrastinabile necessità di passare ad un confronto che faccia un salto di qualità, e dopo molteplici dichiarazioni, slides e discussioni verbali, attendono testi che accelerino la trattativa per tentare di chiuderla con una intesa. Nel frattempo si attende di condividere un nuovo appuntamento, auspicabilmente entro la fine del mese. L’Accordo sul sistema Token è invece la rappresentazione di come con il Sindacato confederale si possano fare accordi che realizzino quanto richiesto in tema di sicurezza e protezione dei beni aziendali
Ed, allo stesso tempo, tutelino le lavoratrici ed i lavoratori da qualsiasi diverso fine in materia di controllo a distanza. Sul Credito si rimane in attesa di un prossimo appuntamento nel quale le linee siano in grado di fornire un adeguato piano di riorganizzazione che giustifichi coerentemente un nuovo assetto della matrice turnistica. Il giorno 7 novembre è stata anche la giornata del Cda di TIM, dal quale sono emersi diversi fatti importanti a partire dalla trimestrale che vede un ebitda in rialzo al +4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi sono invece in calo, sintomo di un settore in forte trasformazione che ancora non ha trovato la strada definitiva per la ripresa ed è caratterizzato ancora da una ipercompetizione sui prezzi; in questa ottica si valutano positivamente le alleanze con Google e Santander, finalizzate alla crescita dei ricavi e alla riduzione del debito, e si confida fortemente che si riesca a realizzare l’integrazione della rete con Open Fiber e portare a termine il progetto TORRI (INWIT) con Vodafone. La ricerca di alleanze che portino ad un risparmio sui costi nella condivisione delle risorse ed alla apertura a soci che possano portare capitali, è un meccanismo che aumenta a livello mondiale e che vede TLC e Media sempre più aggregarsi tra loro. In Italia non si potrà pensare di avere un modello diverso dallo scenario mondiale, nel quale oramai prevalgono queste dinamiche. Quello che preme in questo contesto alle OO.SS. è il mantenimento e lo sviluppo dei livelli occupazionali e dell’attuale perimetro industriale del Gruppo TIM. Roma, 12 ottobre 2019 Le Segreterie Nazionali SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL