L'azienda ha confermato di voler efficientare 1130 FTE e di voler utilizzare le fuoriuscite volontarie unitamente allo strumento della solidarietà.
Nel ribadire l'importanza dell'accordo di Giugno 2018 - dichiara Alessandro Faraoni della Segreteria Nazionale FISTel CISL - che permette alle parti di confrontarsi senza procedure di licenziamento, confermiamo la netta contrarietà ai numeri dichiarati da Vodafone.
Chiediamo processi trasparenti di reskilling e riqualificazione che uniti agli strumenti di cui sopra debbano permettere una soluzione finale senza atti traumatici.
Anche per la chiusura dei negozi vogliamo lavorare per operazioni che tengano conto delle esigenze dei lavoratori.
Concludo - afferma il sindacalista - che siamo favorevoli ad utilizzare strumenti di mobilità e solidarietà a condizione che i numeri si riducano drasticamente e soprattutto che siano funzionali ad un effettivo processo riorganizzativo e di internalizzazione attività.
Processi chiari e trasparenti che ci devono vedere coinvolti parimenti all'azienda e non soltanto come comprimari.
Nei prossimi giorni si svolgeranno le assemblee con le lavoratrici e i lavoratori per rivederci con l'azienda i prossimi 2 e 3 Aprile.
ROMA, 21 MARZO 2019