COMUNICATO STAMPA
Il lungo conflitto tra i maggiori azionisti di TIM, culminato con la rimozione dell’AD, conferma una condizione di profonda instabilità nell’assetto proprietario che da tempo è uno dei mali oscuri che stanno affossando la Società. Qualsivoglia soluzione deve partire dallo scioglimento di questo nodo, non serve un nuovo AD appeso alle carte bollate o agli umori di qualche azionista in possesso dello zero virgola del capitale.
Il CdA annunciato per domenica difficilmente potrà indicare una soluzione duratura, in queste condizioni è forse opportuno confermare la reggenza del Presidente e aprire rapidamente un confronto con tutti gli attori, sotto la regia del Governo e con al centro l’interesse superiore del Paese, capace di indicare finalmente una prospettiva di cosolidamento e di crescita che tuteli innanzitutto l’occupazione.
Gianmichele Uda