DOPO L'INCONTRO TRA LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI E L'ASSOCIAZIONE DELLE IMPRESE DELLE TLC ASSTEL DEL 5 NOVEMBRE, PUBBLICHIAMO QUESTA PRIMA INFORMATIVA REDATTA DA VALERIA PICCIAU, PRESENTE ALL'INCONTRO NELLA DELEGAZIONE DELLA SARDEGNA.
In attesa del comunicato delle segreterie nazionali vi inoltro un'informativa sull'andamento dell'incontro che si è tenuto ieri a Roma per la trattativa del rinnovo del contratto collettivo telecomunicazioni.
In apertura l' Asstel ha ribadito l'esigenza di un nuovo modello contrattuale che gestisca l'intera filiera rivisitando completamente il precedente testo. L'obiettivo di questo nuovo modello è principalmente la contrattazione aziendale, quindi si punta ad un contratto molto snello che veda poi la parte sostanziale da contrattare a livello aziendale.
Dopo le riunioni in commissioni tecniche le parti hanno convenuto poco più di quello che è ormai previsto dalla legge e quindi si parla di congedi parentali a ore, il Testo Unico sulla violenza di genere, la flessibilità etc.
Lato organizzazioni sindacali le aperture dell'Asstel sono totalmente insufficienti anche perché si parla di una modello nuovo che in realtà è un notevole passo indietro rispetto a quello che attualmente in essere. Da entrambi le parti c'è la necessità e la volontà di arrivare velocemente ad una conclusione ma al momento non ci sono le condizioni. I punti principali su cui c'è ampia divergenza sono gli aspetti puramente economici. L'Asstel chiede un aumento salariale a consuntivo, quindi in breve se c'è aumento e crescita della produttività dell'azienda avviene l'aumento salariale diversamente no, inoltre chiede di rivedere l'elemento di garanzia retributiva mettendo dei criteri di assegnazione, quindi quello che era un elemento per agevolare e stimolare la contrattazione di secondo livello e quindi il premio di risultato viene meno. Inoltre le aziende richiedono la cancellazione dell'automatismo per quanto riguarda sia la classificazione professionale, quindi i livelli, sia gli scatti di anzianità. Anche da questo punto di vista un passo indietro notevole. Altri aspetti veramente critici sono la programmazione del permessi 104, il multiperiodale per i part-time e le rol a disposizione completa dell'azienda.
Ad oggi mancano le risposte a quelle che sono le richieste che come parte sindacale abbiamo posto.
Nel precedente rinnovo lo strumento per il consolidamento dei part-time è stato fallimentare in quanto non ha portato all’ incremento orario stabile né tanto meno al pagamento delle ore come era previsto. L'Asstel inoltre non ha dato risposta per quanto riguarda due temi fondamentali e cruciali in questa trattativa cioè la previdenza integrativa la cui quota versata dalle imprese ancora é al 1,2% e la sanità integrativa allargata ad a tutti i lavoratori. Le parti sindacali hanno ribadito con forza che l'idea di sviluppo con abbattimento del costo di lavoro non è praticabile e pur ribadendo la volontà ad concludere la fase di trattativa, visto il forte ritardo sul rinnovo del contratto collettivo nazionale, ha preannunciato una fase di forte conflittualità se non si superano gli ostacoli soprattutto economici che vedono le parti distanti. L'Asstel ha richiesto ulteriore tempo per parlare con le aziende che rappresenta proprio per evitare che si arrivi alla rottura del tavolo di trattativa. Le parti si incontreranno tra il 20 e il 22 di dicembre per vedere se ci sono degli avanzamenti e quindi se la parte datoriale fa degli avanzamenti verso i lavoratori o se la trattativa non può più proseguire e quindi si apriranno gli scenari noti.
Cagliari 06 Novembre 2016 Valeria Picciau