Buongiorno a tutti,
In data 23 gennaio 2017 a Roma si è svolto l' ESAME CONGIUNTO tra la Direzione Tim ed il Coordinamento Nazionale Rsu Tim unitamente alle Segreterie Nazionali tra cui quella Fistel-Cisl. Per i dettagli relativi all'esame congiunto ed al nuovo regolamento aziendale vi invito a visionare le slides ed il comunicato allegato.
Sull’esame congiunto che modifica parti della normativa esistente la FISTel CISL ha dichiarato la propria contrarietà!
La verifica post incontro aziendale, fatta all'interno del Coordinamento Rsu Tim, non ha purtroppo prodotto una linea sindacale unitaria.
Come Fistel-Cisl abbiamo proposto di fare assemblee unitarie tra i lavoratori per poter avere o no il mandato ad iniziare, subito, una trattativa con la controparte, nel tentativo di fermare immediatamente le azioni unilaterali di questa dirigenza. Questo è sempre stato l'obiettivo dello sciopero per la Fistel-Cisl, avere la forza dei lavoratori per aprire un tavolo di contrattazione da pari a pari sui diritti dei lavoratori e sul futuro della nostra azienda.
Inoltre la FISTel – Cisl ha proposto alle altre OO.SS. il seguente percorso:
1) Coinvolgere il Governo sulle politiche delle TLC e l’apertura di un confronto sul futuro della Rete di Telecom e del Paese;
2) Assemblee con i lavoratori per informarli sulle decisioni aziendali unilaterali e decidere insieme sul percorso da attuare scegliendo tra l’apertura di un tavolo o la continuazione della mobilitazione;
3) Apertura immediata delle procedure di sciopero, con data di proclamazione da definirsi ma solo qualora il tavolo di contrattazione lo richiedesse a sostegno della vertenza;
L’assenza di confronto, inoltre, non consente neanche la possibilità di discutere del PDR scaduto nel 2015.
E' di ieri la notizia ( http://www.corrierecomunicazioni.it/digital/45512_gara-infratel-open-fiber-pigliatutto-ma-con-riserva.htm ) che Telecom Italia ha perso malamente la gara d'appalto per la banda larga su 6 regioni italiane, vinta con netto distacco da Enel Open Fiber che si è aggiudicato un appalto da 1,4 miliardi. Noi invece spostiamo il focus del business verso la vendita di frigoriferi e televisori, a meno di due euro/mese.
Una Organizzazione Sindacale ha dichiarato al tavolo che non intende iniziare una trattativa prima delle decisioni Agcom riguardo la Rete e la manutenzione lasciata agli OLO, previste tra aprile e maggio e continuare con gli scioperi, a quel punto a nostro modo di vedere i buoi saranno scappati.
La netta contrarietà verso le azioni unilaterali di questo management aziendale è uguale per tutte le OOSS, differenti sono le azioni proposte per fermarle.
A scanso della disinformazione regnante specie nei social vogliamo precisare che non abbiamo firmato nessun accordo e non è nostra intenzione firmarne senza mandato dei lavoratori, anche perché senza una condivisione con le altre OOSS non avremmo i numeri per farlo.
Riteniamo però la situazione estremamente pesante e sosteniamo la necessità di un cambio di strategia sindacale. Abbiamo dimostrato con lo sciopero del 13 dicembre u.s. che possiamo esser coesi ma da quando è cambiato l'amministratore delegato ad oggi abbiamo acquisito la consapevolezza che quest'azienda sa benissimo ingessarsi da sola. Per noi la maniera migliore per fermarne l’azione distruttiva è costringerla ad un tavolo di trattativa.
Zero investimenti, Zero ricerca e innovazione, Zero partnership con altre aziende, solo taglio dei costi e deriva aziendale, ci chiediamo allora:
- cosa ha in mente Vivendì che non si cura nè delle liti giudiziarie, nè degli scioperi, nè di un malessere ai massimi storici ???
Nei prossimi giorni, subito dopo lo sciopero unitario nazionale del 1° Febbraio utile al rinnovo del CCNL delle TLC, verranno calendarizzate assemblee degli iscritti Fistel-Cisl per informarli sullo stato della vertenza Tim/Telecom Italia e sostenere INSIEME il percorso che uscirà dall’assemblea.
Nel frattempo, Francesco Mucci che per conto azienda ha tenuto l'incontro lunedi, il giorno dopo è stato sostituito con decorrenza 1 febbraio … accadono cose incomprensibili ed il tempo perso gioca a nostro sfavore.
Alberto Frau