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Sottoscritto Accordo di clausola sociale con Covisian per la salvaguardia occupazionale su Cagliari dei lavoratori operanti sulla commessa Enel.

A seguito della assegnazione della commessa Enel a Covisian si é svolto oggi l'incontro, richiesto dalle segretere nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, al termine del quale si è raggiunto un accordo che ha garantito la piena applicazione della clausola sociale per tutti i lavoratori interessati sul sito produttivo di Cagliari ad oggi dipendenti di Comdata.

I lavoratori impattati dal cambio di appalto grazie a questo importante accordo manterranno profili orari, livelli, scatti di anzianità, art.18, anzianità convenzionale.

Attraverso l'accordo sottoscritto sarà garantita continuita occupazionale anche ai lavoratori con contratto in somministrazione, i quali saranno contrattualizzati direttamente con la società Covisian.

Le organizzazioni sindacali esprimono grande soddisfazione per l'importante traguardo raggiunto, grazie alla piena applicazione della clausola sociale, che si conferma una importante conquista sindacale per le lavoratrici ed i lavoratori del settore.

Le segreterie nazionali
Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil

Mercoledì, 09 Ottobre 2019 21:12

Focus di approfondimento “Piano Sulcis”

Carissimi,

siamo particolarmente lieti di estendere a tutte le strutture l’invito a partecipare all’iniziativa in oggetto, prevista per venerdì 18 ottobre 2019 presso la Sala Conferenze del Museo del Carbone di Serbariu a Carbonia, con inizio alle ore 9.30. All’iniziativa parteciperà oltre il Commissario della UST del Sulcis-Iglesiente Piero Ragazzini, il coordinatore del Piano Tore Cherchi e i lavori saranno conclusi dal Segretario Generale aggiunto Gigi Sbarra. In attesa di incontrarci inviamo fraterni saluti.

Il Segretario Generale

Gavino Carta

Legge bilancio, ipotesi tassa sulle sim card dei clienti business. Castelli: «Ferma contrarietà»

La nuova tassazione dovrebbe portare nelle casse dello Stato circa un miliardo di euro con il rischio di aumentate i costi delle imprese e di diminuire i ricavi per le aziende di telecomunicazioni

di Simona Rossitto

 
Legge bilancio: ipotesi tassa sulle sim card dei clienti business

2' di lettura

Il Governo, secondo quanto risulta a Radiocor, sta valutando l’inserimento in legge di bilancio di una tassa sulle sim card della clientela business dei gruppi di telecomunicazioni. Un’ipotesi che sta suscitando allarme tra molti attori del settore.

GUARDA IL VIDEO - Legge bilancio: ipotesi tassa sulle sim card dei clienti business

 

Sindacati contrari
Molto critici i sindacati di categoria che temono le eventuali conseguenze non solo per la clientela, ma anche per il comparto. «In queste ore - afferma Vito Vitale, segretario generale della Fistel Cisl - si va profilando nella manovra finanziaria una nuova tassa sulle sim card che va a colpire il mercato business delle piccole, medie e grandi aziende. Siamo contrari alla penalizzazione del mercato delle tlc attraverso interventi fiscali. Il comparto avrebbe invece necessità di essere sostenuto per gli ingenti investimenti tecnologici necessari alla digitalizzazione del Paese».

La nuova tassazione varrebbe un miliardo
«Ci risulta - prosegue il sindacalista - che la nuova tassazione dovrebbe portare nelle casse dello Stato circa un miliardo di euro con il rischio di aumentate i costi delle imprese e di diminuire i ricavi per le aziende di telecomunicazioni. Tutto ciò, in un mercato già stressato dal costo delle licenze 5G, potrebbe avere pesanti ripercussioni sulla tenuta occupazionale. Questo intervento indebolirebbe ulteriormente l'insieme del sistema». «É una tassa sbagliata concettualmente. Le tlc - rincara Fabrizio Solari, segretario della Slc Cgil - sono alla base della digitalizzazione della Pa e del Paese, immaginare di tassare questo settore significa ritardare lo sviluppo dell'Italia. Si pagherebbe un conto salato dal punto di vista di minor prodotto interno lordo. Capisco la necessità di reperire risorse, ma questa è una scelta errata».

Castelli: «Ferma contrarietà». Baretta: «Impraticabile»
«É un’idea impraticabile», dice a Radiocor il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta. Interviene con una nota anche la vice ministro all'Economia Laura Castelli: «L’ipotesi di tassare le sim ricaricabili preoccupa molto sia noi 5 Stelle che le aziende di telecomunicazioni, nonché i consumatori, anche per il grave impatto che avrebbe sullo sviluppo del settore e sul livello occupazionale. Anche le proposte alternative di tassare ulteriormente la clientela business, da più parti sollevate, trova la nostra ferma contrarietà. Saremo fermi su questo».
(Il Sole 24 Ore - Radiocor)

 

14 ottobre: Manifestazione, a Cagliari, a sostegno della vertenza Call Center

In contemporanea con l’incontro a Roma tra le segreterie nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e il ministro del lavoro e il ministro dello sviluppo economico, a sostegno delle posizioni espresse nel documento unitario in merito alla vertenza nazionale CALL CENTER viene indetto un PRESIDIO delle delegate e dei delegati del settore per il giorno 14 ottobre 2019 dalle ore 14.30 alle ore 16.30 in P.za Palazzo 2 – Cagliari (fronte Prefettura) 

  • Estensione Delle Clausole Sociali
  • Rispetto Delle Tariffe Minime
  • Lotta Alle Delocalizzazioni
  • Ammortizzatori Sociali Certi
  • Fondo Di Solidarieta’ Per Tutta La Filiera Tlc
  • Lotta Al Dumping Contrattuale
  • Superamento Del Principio Di Gratuita’ E Revisione Dei Livelli Di Servizio Abbiamo bisogno di guardare oltre l’emergenza e mettere in campo tutte le iniziative utili a garantire un futuro certo e stabile alle lavoratrici ed ai lavoratori del settore.

il Segretario

Gimmi Uda

 

 

Comunicato Stampa

La situazione del comparto call center continua a caratterizzarsi per instabilità e sofferenze. In Italia la filiera del customer service occupa attualmente più di 80.000 persone, di cui oltre 5000 solo in Sardegna.

“In un contesto di crisi occupazionale diffusa, come quello sardo, la necessità di stabilizzare e sviluppare il comparto dei call center, serve a garantire il futuro di migliaia di famiglie”.

Cosi dichiara il segretario Generale della Fistel Cisl Gianmichele Uda. “Quello che fino a qualche anno fa era un lavoro temporaneo con un alto turnover, oggi è diventato un’occupazione stabile che come tale va inquadrata”.

Continua il segretario della Fistel: ”un primo importante risultato è stato ottenuto con l’introduzione della cosiddetta clausola sociale. Attraverso l’articolo 1 comma 10 della legge 11/2016, si stabilisce che, in caso di successione di impresa nel contratto d’appalto con il medesimo committente, il rapporto di lavoro continua con l’appaltatore subentrante”. Oggi, però, i problemi del settore sono tanti e tali da giustificare la mobilitazione dei sindacati e dei lavoratori. Occorre innanzitutto vigilare sulla corretta applicazione della clausola sociale e puntare ad una estensione che coinvolga anche i cambi di commessa tra privati. Riteniamo altrettanto necessario trovare un accordo di garanzia sulla tariffa minima oraria, sulla lotta alla delocalizzazione e alla difesa della territorialità; sugli ammortizzatori sociali ordinari, necessari per salvaguardare l’occupazione e accompagnare la riqualificazione; sul fondo di solidarietà di settore e sul dumping contrattuale. Per tutti questi motivi abbiamo voluto manifestare davanti alla Prefettura di Cagliari, mentre le segreterie nazionali, in questo momento, sono impegnate nell’incontro con il Ministero del Lavoro e con quello dello Sviluppo Economico, per la discussione della vertenza Call Center. Crediamo che insieme, Lavoratori , OO. SS. e Istituzioni, sia possibile tracciare un percorso di regole e sviluppo per un settore che - sempre più - sarà strategico nell’ambito delle TLC del sistema paese e del panorama Regionale. Cagliari, 14 ottobre 2019 Il Segretario Regionale

Fistel Cisl

Gianmichele Uda

Rapporto sulla filiera delle Telecomunicazioni in Italia Edizione 2019 ASSTEL, SLC/CGIL, FISTEL/CISL, UILCOM/UIL

 

Scarica l'allegato sull'analisi annualità 2019 e precedenti

Sabato, 27 Luglio 2019 23:18

Comunicato ai lavoratori TISCALI

COMUNICATO AI LAVORATORI TISCALI Nella giornata di martedì 23 luglio u.s. si è svolto a Cagliari l’incontro tra l’azienda, le OO.SS. nazionali e territoriali e le RSU. L’incontro ha avuto lo scopo di presentare il nuovo Presidente e Amministratore Delegato Renato Soru e dare un aggiornamento della situazione aziendale. L’azienda ha ripercorso brevemente alcune delle informazioni già riportate durante l’incontro del 5 maggio u.s. (ottenimento della proroga delle frequenze 3.5 Ghz, arrivata a luglio 2018 e chiusura dell’operazione con Fastweb; chiusura dell’accordo di ristrutturazione del debito con le banche, a marzo 2018; aumento dei contratti di subaffitto della sede; rallentamento delle attività commerciali passate e nuove attivazioni e copertura di fibra ottica più alta in virtù di scelte commerciali nuove e accordi commerciali stretti con Fastweb, Tim e Open Fiber). L’azienda ha affermato che sta proseguendo in questa direzione continuando a stringere nuovi accordi commerciali per una più capillare copertura, come quello sottoscritto con Linkem. Inoltre l’azienda ha affermato di voler definitivamente mettere a tacere le voci riguardanti la possibile cessione di ramo del customer care, ritenendo quella attività focale per il core business. Nella stessa ottica, sta valutando l’opportunità di reinternalizzare almeno una parte dell’attività di IT, con conseguente eventuale rientro del personale. Per quanto riguarda la mappatura di competenze digitali e la riorganizzazione aziendale, l’azienda non si è dichiarata pronta a descrivere un progetto complessivo ma sta proseguendo in una politica di piccoli passi con l’obiettivo di ottimizzare le attività attuali e lanciare nuove idee in alcuni settori potenzialmente strategici. Le OO.SS. hanno espresso un giudizio positivo relativamente al mantenimento e alla possibile ricostituzione del perimetro aziendale, essendo questo in linea con le richieste più volte rimarcate dalle stesse. Contestualmente, hanno sottolineato la necessità di porre la massima attenzione riguardo alle possibili ricadute sulle lavoratrici e sui lavoratori della riorganizzazione aziendale, anche a seguito del progetto di “digital transformation”. Le scriventi OO.SS., come hanno dichiarato al tavolo, sono consapevoli della necessità di cambiamento posta dai processi di digitalizzazione e sono disponibili ad accettarne la sfida, purché questo avvenga in maniera non unilaterale e con la necessaria attenzione alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori. LE SEGRETERIE NAZIONALI SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL

Sono positivi i giudizi delle organizzazioni sindacali all’indomani dell’accordo fra Fastweb e Wind Tre sullo sviluppo di una rete condivisa 5G. Le due compagnie hanno siglato un accordo strategico per mettere insieme le forze nella realizzazione della rete di nuova generazione. Non è un matrimonio come spesso si è ventilato in passato. Ma l’accordo è certamente di peso e avrà una durata di 10 anni.

«Riteniamo molto positivo l accordo decennale tra Fastweb e Wind Tre» dice il segretario nazionale Uilcom Pierpaolo Mischi. «Le compatibilita sinergiche delle due aziende – aggiunge – sono determinanti per l’intero settore delle tlc che continua a vivere un momento di contrazione complessiva. Le frequenze 5G ereditate da Fastweb con l'operazione Tiscali saranno determinanti anche per Wind Tre. Siamo fiduciosi che si possa finalmente voltare pagina nel settore stesso e che al posto di una ipercompetizione possa emergere una nuova stagione di alleanze e di fusioni anche sugli asset delle infrastrutture di rete. Sono altresì convinto che ne gioverebbe l'occupazione ed il sistema nel suo complesso». Inoltre «il prossimo 3 luglio in occasione dell'incontro previsto con i vertici di Wind Tre chiederemo ulteriori dettagli dell'operazione e delle prospettive che ne deriveranno da tale accordo».

 

Di «un accordo positivo per il settore» parla Giorgio Serao della segreteria nazionale Fistel Cisl. Fastweb e Wind Tre «danno luogo a sinergie tecnologiche che mettono insieme esperienze di eccellenza tra fibra e antenne, sviluppando una infrastruttura innovativa in grado di competere con gli altri operatori in un mercato sempre più selettivo come quello delle telecomunicazioni». Come sindacato, aggiunge Serao, «al di là dell'accordo commerciale, siamo interessati anche a capire l'evoluzione di possibili convergenze societarie che possano portare a una razionalizzazione attraverso aggregazioni e fusioni degli attuali e troppi operatori a vantaggio della competitività di qualità, dell'innovazione, della redditività del settore e della tutela dell’occupazione».

«Non sappiamo – afferma dal suo punto di vista Riccardo Saccone, segretario nazionale Slc Cgil – se questo accordo porterà ad altre e più complesse “sinergie” ma è un ulteriore prova di come gli operatori di telefonia italiani stiano progressivamente provando a mettersi alle spalle la stagione folle della competizione infrastrutturale. Che sia finalmente il tempo di ricominciare ad immaginare un futuro fatto di innovazione ed espansione per un settore per troppo tempo ripiegato su se stesso?». La Slc Cgil guarda dunque con grande attenzione «a questi passaggi come a quanto sta accadendo nel perimetro di Tim, colloqui con Open Fiber e sinergia con Vodafone per una infrastruttura 5G condivisa. Occorre ridare urgentemente valore alla intera filiera delle Tlc, ma per fare questo occorrono investimenti mirati e progetti di sviluppo. Solo così si potrà riportare prospettive di crescita per i lavoratori, a partire dagli “anelli deboli” della filiera: gli appalti di rete ed i Call center».

Intanto, lato Telecom in mattinata l’ad Luigi Gubitosi, ha detto di valutare «positivamente l'accordo tra Fastweb e Wind perché va nella direzione dell'accordo che noi abbiamo siglato con Vodafone». È normale del resto che «dati i costi di sviluppo ci siano delle condivisioni tra operatori, per cui, vedremo altri accordi», ha aggiunto il ceo Tim parlando di «un trend in tutta Europa». Il titolo dell’ex monopolista comunque ha risentito, chiudendo in calo del 2,2% sotto i 48 centesimi. Secondo Goldman Sachs l’intesa presenta «rischi incrementali» per Tim, Vodafone e Iliad in quanto Fastweb e Wind Tre insieme saranno in grado di competere meglio con un prodotto convergente. Tim, in particolare, rischia di perdere ricavi wholesale mobile da Fastweb, in qualità di operatore virtuale, come pure per le linee fisse da Wind Tre, che potrebbe far migrare i suoi clienti sull'infrastruttura di Fastweb. Della stessa opinione gli analisti di Bloomberg Intelligence secondo cui Tim potrebbe vedere il suo fatturato intaccato a partire dal 2020 quando i partner inizieranno a servirsi di altre reti per i servizi wholesale mobili e fissi.

MILANO - Da qualche giorno Maximo Ibarra, numero uno dell'ex monopolista olandese delle telecomunicazioni Kpn, e Luca Valerio Camerano, amministratore delegato dell'utility A2a, hanno ricevuto una proposta non vincolante per diventare il futuro ad di Sky in Italia, al posto di Andrea Zappia.

La prossima settimana si deciderà chi dei due guiderà il gruppo rilevato da Comcast nella nuova avventura dello streaming e delle offerte telefoniche. Nel frattempo, anche Marco Patuano, che finora era "impegnato" in Edizione Holding (la cassaforte della famiglia Benetton) è stato sondato per la posizione, e questo ha allungato i tempi di una selezione che è iniziata a fine 2018. Tuttavia Patuano, a differenza di Ibarra e Camerano, sarebbe in corsa anche per le selezioni di figure apicali da parte di altre società, e quindi parrebbe fuori dai giochi di Sky.

 

Ibarra ha dalla sua parte una lunga esperienza nel comparto della telefonia (anche Wind, oltre Kpn), che potrebbe essere molto utile visto che a settembre, insieme al nuovo pacchetto calcio, Sky si avvia a lanciare alcune offerte test sullo streaming, dove ha raggiunto un accordo con Open Fiber. Camerano, che invece ha sviluppato molte competenze nel campo delle multi-utility con A2A, porterebbe in dote un altro tipo di esperienza, per fare di Sky una piattaforma di contenuti e servizi.

Ad ogni modo entro i primi di luglio verrà presa un decisione, anche perché Sky userà l'estate per fare i test dei servizi che intende lanciare in autunno.

 

Ibarra-Camerano, corsa a due per la guida di Sky in Italia

 

Fonte: Repubblica.it

Martedì, 18 Giugno 2019 23:06

Asstel adeguamento normativo CCNL 18/06/2019

Buongiorno a tutti, si è appena concluso in Confindustria il nuovo incontro fra la AssTel (associazione delle aziende tlc) e segreterie nazionali sindacali con delegazioni dei territori.
Incontro convocato dopo il precedente di 9 mesi fa per la trattativa sul rinnovo del CCNL.
In questi 9 mesi la commissione tecnica ristretta ha lavorato sostanzialmente all' adeguamento normativo degli articoli del CCNL rispetto, appunto, alla normativa vigente.
Sono stati inoltre introdotti alcuni punti sui quali è iniziata la discussione (es: ferie solidali, estensione garanzie maternità e paternità, etc).
Incontro per il rinnovo del #CCNL delle #TLC, oggi abbiamo condiviso in delegazione plenaria i lavori fatti in commissione ristretta.
La FistelCisl ha chiesto una accelerazione per arrivare alla chiusura del rinnovo contrattuale sapendo che ci sono temi complessi che attengono al sistema delle relazioni industriali, la classificazione professionale/inquadramento e le nuove professionalità, la formazione, il Fondo di settore, la sostenibilita dei call center e gli aumenti contrattuali.
Il prossimo tavolo verrà convocato a fine luglio.

Omar Marras e Alessio Lai per la delegazione Tlc FISTel CISL Sardegna

VOCAZIONE RETI L’impatto dell’innovazione su comunicazioni elettroniche, infrastrutture e servizi digitali 10 -11 - giugno 2019 Napoli - Castel Dell’Ovo Le Telecomunicazioni sono un settore fondamentale per la crescita economica del Paese, e per la stessa evoluzione tecnologica, in stretta relazione alla diffusione sociale ed al superamento del digital divide. Solo una strategia innovativa e coraggiosa, che guardi anche al sostegno della domanda oltre che alla promozione dell’offerta, potrà contribuire davvero allo sviluppo del Paese, alla qualità dei servizi e alla stessa democrazia. In Italia l’attuale scenario vede l’offerta dei servizi di telecomunicazioni mobili caratterizzata dalla presenza di più operatori con proprie infrastrutture di rete capillari e uno standard qualitativo superiore ad altri Paesi. Per i servizi di telefonia fissa, invece, si riscontrano ritardi nella piena diffusione della fibra, nonostante lo sviluppo di una competizione infrastrutturale tra architetture in fibra ed architettura ibride rame-fibra. In questo contesto, le telecomunicazioni vivono una stagione di crisi e di bassa marginalità dovuta a diversi fenomeni esterni (stagnazione dell’economia) ed interni (concorrenza degli OTT, guerra dei prezzi accentuata dall’avvento di operatori low cost, riduzione dei ricavi wholesale). La marcata riduzione dei ricavi negli ultimi 5 anni rende assai problematico far fronte ai livelli di investimenti necessari per l’innovazione tecnologica (reti di nuova generazione, sia fisse che 2 mobili) e per l’implementazione dei servizi e dei contenuti a valore aggiunto. Tutto ciò rischia di compromettere il pieno conseguimento degli obiettivi fissati dall’Agenda digitale e rilanciati dalla strategia europea per la Gigabit Society. Lunedì 10 giugno ore 14 Introduzione ai lavori: - Sindaco di Napoli - Vito Vitale, Segretario Generale FISTel CISL - Laura Castelli, Viceministro dell’Economia e delle Finanze - Angelo Marcello Cardani, Presidente Agcom - Pietro Guindani, Presidente ASSTEL - Giorgio Serao, Coordinatore TLC FISTel CISL - Doriana Buonavita, Segretaria Generale USR CISL Campania Ore 15 I° Panel: L’evoluzione delle telecomunicazioni in Europa e Italia: profili di concentrazione del mercato, assetti proprietari e ricadute occupazionali Le Telecomunicazioni in Europa ed in Italia vivono una fase postliberalizzazione molto complessa. Il superamento del monopolio nei diversi mercati che compongono il comparto delle TLC, promosso dall’Unione europea oltre venti anni fa, ha prodotto, tra le altre cose, una competizione basata soprattutto sulla riduzione dei prezzi, che 3 sta divenendo insostenibile, come mostra la tendenza ad una riconcentrazione dei mercati. Se nel breve periodo sono indubbi i vantaggi per il consumatore, grazie ad una riduzione drastica dei prezzi, nel medio-lungo periodo questi vantaggi potrebbero essere fortemente ridimensionati sia per l’insufficienza di risorse destinate agli investimenti e sia per la qualità del servizio offerto. Per quanto riguarda il profilo della sostenibilità della competizione, si deve considerare che, in Europa esiste un contesto molto diverso – rispetto a Stati Uniti e Cina - per quanto riguarda il numero assai elevato di operatori, che determina una certa frammentazione del settore. Ciò ha impatto sulla capacità di investire ed innovare delle imprese europee, a detrimento dei consumatori ed anche dei lavoratori. In particolare, le evidenti difficoltà degli operatori a sostenere gli ingenti investimenti per lo sviluppo di nuove reti e servizi, come mostrano anche gli interventi diretti degli Stati a sostegno dello sviluppo delle reti di nuova generazione, penalizzano lo sviluppo del settore, a danno del fattore lavoro, dei diritti e del salario dei lavoratori. In Italia, la situazione del mercato delle TLC mostra segnali evidenti di difficoltà, come attesta la riduzione del fatturato del comparto, nonché la continua contrazione del numero degli occupati. Nella telefonia mobile bisognerà verificare la sostenibilità della competizione per gli operatori infrastrutturati che si trovano a fronteggiare nuovi operatori virtuali con politiche di prezzo molto aggressive, dovendo – nel contempo – sostenere strutture di costi impegnative, dare lavoro a migliaia di dipendenti, gestire processi di ingegnerizzazione, investimenti infrastrutturali e rispettare l’obbligo di innovazione. Le differenze tra gli operatori coinvolgono conseguentemente il marketing, le campagne promozionali e infrastrutture e sinergie con altri soggetti. Da ultimo, si deve considerare che, mentre in altri paesi dell’Unione gli ex monopolisti possono ancora contare su una presenza robusta 4 degli Stati nel proprio capitale, nel nostro Paese i principali operatori sono controllati da investitori esteri. Coordinamento: Mario Morcellini, Commissario Agcom e Antonio Perrucci, Vicesegretario generale Agcom Interventi: - Vincenzo Lobianco, Consigliere per l’innovazione tecnologica Agcom - Alessandro Morelli, Presidente Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni - Antongiulio Lombardi, Regulatory Affaris Director Wind Tre - Giovanni Moglia, Regulatory Affairs Director Tim - Francesco Nonno, Regulatory Affairs Director Open Fiber - Romano Righetti, External Affairs Director Vodafone Lunedì 10 giugno ore 17 2° Panel: Politiche commerciali, servizi innovativi e contenuti. Criticità ed opportunità per la generazione di valore (net neutrality, ricavi e marginalità). L’evoluzione delle tecnologie 5G e la banda ultralarga offriranno nuove opportunità al mercato delle Telecomunicazioni articolate a vari livelli: servizi a valore aggiunto grazie all’accresciuta capacità e qualità della rete e diffusione dell’internet of things, intelligenza per sviluppare trasporti, logistica, sanità, sicurezza e automazione della fabbrica. Tutto ciò che va sotto l’etichetta industry 4.0, tecnologie cloud e contenuti digitali troverà nelle nuove tecnologie un forte abilitatore. 5 Conseguentemente importante sarà il ruolo delle aziende e la loro capacità di capire le esigenze dei clienti, in un contesto di impegno su ricerca, sviluppo di servizi e prodotti e capacità di marketing. Un elemento di definizione del campo sarà giocato dall’intervento Agcom sulla regolamentazione del 5G, in particolare sulla gestione delle frequenze radio dove l’Italia è già avviata ai livelli più avanzati in Unione europea, e della banda ultralarga, tenendo conto che in un mercato ormai maturo e consolidato un ruolo preminente avranno i temi dell’accesso alle reti e della condivisione delle infrastrutture tra gli operatori. Si profila dunque un ruolo centrale per Agcom che dovrà esercitare capacità di valutazione del mercato, con riguardo anche ad investimenti e profittabilità. In tale contesto, la sostenibilità sociale dei prezzi e l’appetibilità dei servizi potrebbe consentire una marginalità per l’innovazione e il profitto a vantaggio di tutti gli stakeholder. Coordinamento: Mario Morcellini, Commissario Agcom e Camilla Sebastiani, Direttore sviluppo dei servizi digitali e della Rete Agcom Interventi: - Mauro Martino, Dirigente dell’ufficio radiospettro e telecomunicazioni Agcom - Antonio Longo, Consigliere Comitato Economico e Sociale Europeo - Gianluca Corti, Chief Commercial Officer Wind Tre - Lorenzo Forina, Chief Revenue Office TIM - Andrea Stazi, Public Policy Manager Google - Tiziana Talevi, Regulatory Affairs Director Fastweb - Alessandro Verrazzani, Istitutional Affairs Director Eolo 6 Martedì 11 giugno ore 09 3° Panel: Le infrastrutture fisso/mobili in una prospettiva di evoluzione della regolazione Il futuro delle reti in fibra e 5G è uno dei passaggi più significativi del riposizionamento delle telecomunicazioni sul mercato. Sul versante della telefonia fissa, la partita oggi in gioco sembra essere quella relativa alla realizzabilità del progetto di Rete unica per il Paese. Essa coinvolge assetti societari, azionari, istituzionali, investimenti, occupazione e professionalità, cambio dei modelli organizzativi, regole e sviluppo e diffusione dei contenuti. Peraltro, la questione della rete unica fissa dovrà chiarire anche gli impatti sulle reti 5G dei diversi operatori. Un ruolo importante nelle dinamiche della realizzazione delle infrastrutture spetterà ai vendor, alle aziende che producono software, che svolgono attività di ricerca e sviluppo delle nuove tecnologie per il buon fine degli obiettivi strategici. Un ulteriore e importante nodo è la sicurezza delle reti come elemento di valore per i dati sensibili dei cittadini sui quali è necessario una legislazione più attuale e coerente con l’evoluzione tecnologica e con l’interconnessione globale dei sistemi. Coordinamento: Mario Morcellini, Commissario Agcom e Antonio Nicita, Commissario Agcom Interventi: - Giovanni Santella, Direttore reti e servizi di comunicazioni elettroniche Agcom - Paolo Del Vecchio, Direttore Servizio giuridico Agcom 7 - Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato Cassa Depositi e Prestiti - Aldo Bisio, Amministratore Delegato Vodafone - Alberto Calcagno, Amministratore Delegato Fastweb - Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato Telecom Italia - Jeffrey Hedberg, Amministratore Delegato Wind Tre - Elisabetta Ripa, Amministratore Delegato Open Fiber - Renato Soru, Amministratore Delegato Tiscali Martedì 11 giugno ore 11 4° Panel: Call Center - Customer Relationship Management in Italia ed evoluzioni dei servizi al cliente. L’evoluzione delle tecnologie e dei servizi di telecomunicazioni e in più generale l’impatto che le nuove tecnologie imprimeranno a tutta l’economia del Paese (dalle banche alle assicurazioni, dai servizi pubblici all’energia, dalla PA alla Sanità), si rifletteranno anche sul mondo dei call center, determinandone una profonda trasformazione. Il lavoro nei call center dovrà essere improntato sempre più alla qualità, alla sostenibilità, al riconoscimento dei diritti e del giusto salario anche con il contrasto ai contratti pirata, agli investimenti in formazione e ai ritmi e tempi di lavoro. L’attività dei servizi di assistenza ai clienti deve lasciarsi alle spalle la precarietà di questo decennio, dimostrando una capacità di porsi quale componente essenziale della filiera, come già accaduto con l’Accordo Quadro sui Principi e le regole dei servizi di CRM tra Asstel e Sindacati. Allo stesso tempo, si deve generare valore, per i lavoratori e le imprese che dovranno passare dal tradizionale ruolo di 8 outsourcing a partnership del sistema produttivo. Non escludendo servizi a pagamento a tutela della qualità del servizio. Coordinamento: Mario Morcellini, Commissario Agcom e Mario Staderini, Direttore tutela dei consumatori Agcom Interventi: - Andrea Antonelli, Amministratore Delegato Almaviva Contact - Braggiotti Cecilia, General Manager Afiniti - Carlo De Masi, Presidente Adiconsum - Laura Di Raimondo, Direttore ASSTEL - Fazio Massimo, Responsabile canale telefonico Enel - Adriano Mureddu, Amministratore delegato Comdata Group - Antonio Turroni, CEO Global Covisian Martedì 11 giugno ore 14.30 5° Panel: “Relazioni Industriali nella trasformazione digitale – Contrattazione Nazionale e Aziendale, Formazione, nuove professionalità, ricollocazioni”. Per accompagnare la nuova trasformazione digitale delle TLC è necessario un solido e robusto sistema di Relazioni Sindacali improntato alla responsabilità, alla trasparenza ed alla partecipazione, senza ideologismi, ma con la consapevolezza che l’innovazione si trasferisce anche sui modelli organizzativi. Il ruolo dei lavoratori era e resta centrale. Le tecnologie hanno bisogno di specifiche competenze, di formazione continua, di flessibilità e ricollocazioni a secondo dei cicli del mercato. La sfida sarà quella di passare da un mestiere ad un altro, da un modello organizzativo ad un altro con l’obiettivo di mantenere l’occupabilità nel tempo. 9 Il rinnovo del CCNL, l’Accordo sui collaboratori outbound, l’accordo quadro sulle regole e i principi per le attività di Call Center, le tutele sociali sempre più estese e lo smart working costituiscono un sistema efficace solo implementando un nuovo modello culturale fondato su rappresentatività e responsabilità, mettendo al centro la qualità del lavoro. Tutto ciò potrà avvenire solo entro un mutato quadro di riferimento in cui il riconoscimento del merito diventi il valore di riferimento. Coordinamento: Simona Rossitto, Giornalista del Sole24Ore Interventi: - Paolo Faieta, Direttore Risorse Umane Tiscali - Andrea Gangemi, Avvocato studio legale Portolano Cavallo - Rossella Gangi, Direttore Risorse Umane di Wind Tre - Donatella Isaia, Direttore Risorse Umane in Vodafone - Matteo Melchiorri, Direttore Risorse Umane Fastweb - Laura di Raimondo, Direttore ASSTEL - Luciano Sale, Direttore delle Risorse Umane in TIM - Stefano Zamagni, professore emerito di economia dell’Università di Bologna Conclusioni ore 16.30 - Vito Vitale, Segretario Generale Fistel Cisl - Claudio Durigon, Sottosegretario Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Mario Morcellini, Commissario Agcom - Luigi Sbarra, Segretario Generale aggiunto CISL 10 Saranno inoltre presenti: Alessandro Picardi, Pubblic Affair TIM, Lisa Di Feliceantonio, Public Polity and Media Relations Fastweb, Massimo Angelini, Pubblic Affaris Wind Tre Spa

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