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COMUNICATO SINDACALE

A seguito dei fatti intercorsi in questi ultimi giorni, riteniamo doveroso fare alcune precisazioni, per il rispetto
che abbiamo verso la verità e soprattutto verso i lavoratori che rappresentiamo, che speriamo possano aiutare ad avere
un quadro più preciso ed esaustivo.


Nell’incontro tenutosi a Roma martedì 16 ottobre – del quale vi abbiamo fornito nota informativa della RSU in
data 17 ottobre - fra le rappresentanze di Comdata spa e WindTre spa e delle OO.SS. di Fistel-Cisl, Slc-CGIL e UilCom,
abbiamo, come sempre facciamo, portato quelle che riteniamo le esigenze più importanti dei lavoratori della nostra
sede.


Alle nostre istanze ha saputo dare voce il nostro segretario nazionale, Giorgio Serao, che in merito al
bilanciamento dei carichi di lavoro, ha denunciato la grave situazione di squilibrio non solo nei volumi della commessa,
ma anche nel rapporto online/offline della commessa 155.


Per questo motivo la Fistel-Cisl, purtroppo sola, ha portato sul tavolo dell’incontro triangolare la richiesta di
avere una quota parte di lavorazioni back office che, a parità di produttività, potessero permettere ai lavoratori
attualmente impegnati sul 155, di svolgere anche una attività di back office e così attenuare il carico dell’inbound.
Con questa richiesta, abbiamo ritenuto di poter dare una risposta a quanti, in assenza di una job rotation e
impegnati da mesi solo ed esclusivamente sull’ inbound 155, arrivano a gestire anche 80/90 chiamate al giorno,
sentendo su di se un comprensibile affaticamento, quando non addirittura i primi sintomi di cattiva salute.
Comdata, in chiusura di incontro, ha comunicato che nel breve periodo avrebbe portato 15 FTE di attività back
office sul 155 di Cagliari, accogliendo di fatto la nostra richiesta.


Il successivo incontro tenutosi in azienda il giorno venerdì 19 ottobre era focalizzato sul tema ferie natalizie del
quale - come OO. SS. - avevamo già avuto indicazioni preliminari.


La RSU Fistel Cisl aveva già dichiarato la propria contrarietà ad accettare un piano che includeva un arco
temporale inspiegabilmente lungo e con l’approvazione di 1 desiderata di soli 3 giorni, da scegliere su una rosa di 4 slot,
su 8 disponibili, con dei criteri abbastanza aleatori.


In tale sede, oltre la comunicazione del piano ferie “Dicembre 2018 – Gennaio 2019” l’ azienda ha fornito i
dettagli relativi all’avvio della lavorazione back office Wind, specificando che questa si sarebbe svolta utilizzando le FTE
del 133, ovvero i colleghi attualmente impegnati sul 133 e non quelli del 155.
Le carte in tavola venivano cambiate e quanto stabilito dall’ incontro triangolare veniva, ancora una volta,disatteso.


Abbiamo ritenuto questo atteggiamento da parte dell’azienda inaccettabile e, a fronte del rifiuto di riportare i
termini della gestione del back office 155 a quanto emerso dall’ incontro di Roma, la nostra RSU ha deciso di
abbandonare il tavolo.


Lo rivendichiamo, lo rifaremmo altre 100 volte. Era doveroso.
Come Fistel Cisl non siamo più disposti ad accettare passivamente ogni sorta di imposizione.
Così come in passato, quando alcuni silenzi erano ingiustificati, facciamo sentire la nostra voce e quella di chi
rappresentiamo.


Abbiamo appreso con stupore e incredulità che, per qualcuno, è più importante indirizzare il proprio
disappunto sull’ abbandono per protesta, di una riunione da parte della RSU Fistel piuttosto che prendere una ferma
posizione a tutela dell’integrità dei lavoratori e nel rispetto degli impegni assunti.
La nostra RSU ha più volte sollecitato le altre RSU per la convocazione di un’assemblea urgente al fine
informare tutti i colleghi e condividere un’azione comune.


In attesa di riscontro, è nostra intenzione garantire ai lavoratori di Comdata Cagliari-Elmas una adeguata
rappresentanza che, auspichiamo si presenti in forma unitaria per poter meglio difendere i nostri colleghi.


Cagliari, 26 Ottobre 2018

la segreteria regionale Fistel-Cisl

FIN) Fastweb: Fistel Cisl, da azienda atto intimidatorio contro Rsu


(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 24 ott - "Un grave
atto intimidatorio" da parte di Fastweb nei confronti di "una
Rsu Cisl di Bari". Lo denuncia, in una nota, Giorgio Serao
della segreteria nazionale della Fistel- Cisl spiegando che
la Rsu ha ricevuto "la sospensione cautelativa finalizzata al
licenziamento". La motivazione della sospensione, "del tutto
inaccettabile sul piano formale nonche' giuridico, sarebbe
quella che, durante una pausa di lavoro la Rsu avrebbe
espresso delle 'valutazioni sulla possibilita' che
all'amministratore delegato non sarebbe stato rinnovato il
mandato in scadenza al 31 dicembre 2018'". La comunicazione
dell'azienda, prosegue la Fistel, "e' avvenuta con
l'intervento della sicurezza interna che ha prelevato il
lavoratore portandolo fuori dalla sede di lavoro. E' chiaro
che l'azione di Fastweb e' un segnale inequivocabile per
intimidire il sindacato e l'intera RSU, puntando a limitarne
le liberta' sindacali previste dalla legge. La provocazione
nei confronti del sindacato vedra' un risposta ferma da parte
della Fistel Cisl che impugnera' il provvedimento di Fastweb
per condotta antisindacale". La Fistel Cisl ringrazia la Slc
Cgil, la Uilcom e la Ugl per la solidarieta' espressa nei
confronti del lavoratore e si riserva "di sensibilizzare le
istituzioni ed il ministero del Lavoro sulla mancanza di
democrazia in una grande azienda del Paese".
Com-Sim
 

FASTWEB Risponde:

In riferimento alla nota della Fistel-Cisl, Fastweb - che precisa di aver agito nel rispetto di tutte le corrette procedure e sulla base di evidenze raccolte - smentisce qualsiasi volontà intimidatoria nei confronti del sindacato. La sospensione, riconducibile a un comportamento che va al di là di quanto riportato dalla nota stessa, che oltre ad essere “cautelativa”, è un provvedimento preso nei confronti del singolo nella sua veste di dipendente tenuto a rispettare una corretta condotta generale, e non certo delle RSU, di cui il lavoratore è anche rappresentante.

Come di consueto Fastweb, rispettosa di tutte le rappresentanze sindacali e del loro ruolo all’interno dell’azienda, dimostrato da vent’anni di storia e relazioni più che proficue con i propri dipendenti e le loro rappresentanze, procederà seguendo tutto l’iter di verifica che la questione richiede.

 

Dai un'occhiata al Tweet di @SeraoGiorgio: https://twitter.com/SeraoGiorgio/status/1055171158528741382?s=08

Martedì, 23 Ottobre 2018 21:40

CESSIONE RAMO da TISCALI vs FASTWEB

COMUNICATO CESSIONE RAMO da TISCALI vs FASTWEB

Ieri si è svolto l’incontro di procedura ex art.47 legge 428 1990 per il trasferimento del ramo di Azienda denominato “Tecnichal Unit LTE” da Tiscali verso Fastweb. Il ramo individuato comprende tutte le attività (le torri, le tecnologie e 34 dipendenti) che sarà ceduto a Fastweb alla fine della procedura di legge. Fastweb si è impegnata, per responsabilità sociale, anche a risolvere il problema dei 10 lavoratori di (Torgiano - PG) che non sono stati identificati nel ramo d’azienda ceduto da Tiscali e, riconoscerà a tutti i lavoratori le medesime condizioni economiche e normative previste dal CCNL e dagli integrativi aziendali di Fastweb, oltre a quanto previsto dalle condizioni di miglior favore esistenti in Tiscali alla firma dell’intesa.

L’incontro è stato aggiornato per la fase conclusiva al 30 Ottobre c.m. per la sottoscrizione dell’accordo da trasmettere al MISE, al fine di avviare la fase amministrativa per la cessione delle frequenze. PIANO INDUSTRIALE DI TISCALI Oggi in sede ministeriale (MISE) si è svolto l’incontro con il Governo alla presenza dell’Avv. Bellezza, Consigliere giuridico del Ministro, per fare il punto sul piano industriale di Tiscali, come da accordi già precedentemente assunti. In questa sede la Direzione di Tiscali ha comunicato che il piano d’impresa è già in una fase avanzata di stesura; è essenziale la chiusura definitiva dell’accordo commerciale con Fastweb sul quale si fonda la strategia industriale ed economica per ottenere l’asseveramento del piano da parte delle banche. Tiscali ha chiesto al Ministero delle Sviluppo Economico qualche altra settimana per le dovute limature ed ottenere il via libera per la presentazione ufficiale del PI. La FISTel –Cisl, ha chiesto al Governo la massima attenzione sull’occupazione di Tiscali in quanto l’azienda ha circa 650 lavoratori a Cagliari ai quali è fondamentale salvaguardare il posto di lavoro. Cagliari è una realtà dove difficilmente il mercato del lavoro offre soluzioni occupazionali alternative a Tiscali, per questo FISTel ha invitato Tiscali a mettere in campo tutte le strategie industriali e le opportunità derivanti dall’accordo commerciale con Fastweb per il rilancio dell’azienda, destinando tutte le risorse ottenute dalla vendita delle frequenze allo sviluppo delle attività Il rappresentante del Governo preso atto degli avanzamenti sulla cessione del ramo e delle ulteriori esigenze temporali di Tiscali per la dettagliata definizione del Piano industriale ha aggiornato l’incontro al 22 di Novembre in sede ministeriale. La FISTel resterà vigile sul futuro di Tiscali e sulle garanzie occupazionali dei lavoratori. Roma 23 Ottobre 2018

 

LA SEGRETERIA NAZIONALE e LE SEGRETERIE TERRITORIALI LOMBARDIA - SARDEGNA - UMBRIA

Gentilissimi colleghi,

 

Oggi dopo l’allerta meteo rossa emanata da tutti i mass media e da tutti gli organi di competenza i vari uffici pubblici e privati sono stati evacuati e in alcuni casi completamente chiusi.

Le stesse aziende ospitate nel complesso di Sailletta peraltro luogo maggiormente colpito dal mal tempo, hanno adottato delle precauzioni organizzative che hanno permesso ai lavoratori di salvaguardare la propria integrità.

In controtendenza Tiscali non ha avuto alcunché riguardo verso i propri dipendenti e non curante del delicato contesto ha pensato ancora una volta alla salvezza del proprio business.

Ci dispiace notare queste gravi ed evidentissime mancanze e ci auguriamo che nel caso in cui l’allerta meteo proseguisse, come già preannunciato dalle informative Anas, Meteo e Istituzionali Locali, l’azienda si organizzi per tempo o all’occorrenza cosi come disposto oggi da tutte le aziende locate nelle zone limitrofi.

D’altronde a parità di servizio se riescono gli altri perché per Tiscali dovrebbe essere diverso?!

 

La RSU Fistel Cisl

COMUNICATO

Alla luce delle criticita’ emerse nelle giornate del 10 e 11 ottobre, noi della Fistel Comdata Elmas, rileviamo una grave mancanza di responsabilita’ da parte dell’azienda. Premesso che gia’ nella mattina di ieri 10 ottobre 2018 la protezione civile della Regione Sardegna visto il BOLLETTINO DI CRITICITÀ n. BCR/283/2018 del 10/10/2018 emanava avviso di allerta rossa per rischio idrogeologico e arancione per rischio idraulico, con possibilita’ di danni ingenti ed estesi agli edifici e centri abitati, alle attività agricole e agli insediamenti civili e industriali, sia prossimali sia distanti dai corsi d'acqua, o coinvolti da frane o da colate rapide; distruzione di infrastrutture (rilevati ferroviari o stradali, opere di contenimento, regimazione o di attraversamento dei corsi d’acqua) con ingenti danni a beni e servizi e grave pericolo per la pubblica incolumità/possibili perdite di vite umane. Gli sviluppi sucessivi delle condizioni meteo nel pomeriggio di ieri e nella mattina di oggi 11 ottobre, hanno fornito un idea abbastanza chiara delle criticita’ per i lavoratori, con esondazioni diffuse nell’area vasta della citta’ metropolitana di Cagliari e del Sarrabus, crolli alle infrastrutture stradali e impraticabilita’ delle maggiori arterie di collegamento da e per la sede di Comdata Elmas, del quale riportiamo solo un breve elenco:

SESTU – Strada provinciale 4 tra Sestu-San Sperate e la Sestu-Assemini.

UTA – Strada provinciale numero 1

CAPOTERRA – Statale 195,a Sulcitana, dal km 9 al Km 11, collassata in due punti e che di fatto taglia fuori anche i residenti di Sarroch; Villa San Pietro e Pula;

– Ponte della Scafa;

– Strada comunale che dalla rotatoria sulla statale 195 arriva al centro abitato;

ELMAS – Statale 395, dal km 0e per i primi 600 metri, a causa dell’allagamento del sottopasso che dalla statale 391 porta alla discount Metro

CASTIADAS – Nuova statale 125 all’altezza di Costa Rei, dal km 42,100 al 44,420, a causa di una frana all’ingresso sud della galleria Arexini;

– Strada provinciale numero 20. Alla luce del fatto che per giungere nella sede di Elmas, la gran parte dei lavoratori devono necessariamente percorrere le suddette strade.

Considerato infine che in una parte operativa dello stesso sito si sono verificati dei danni, dei quali non sono stati resi noti dettagli né attraverso comunicazione alle OO.SS. né agli stessi lavoratori da parte dell’azienda, determinandone comunque l' inagibilitá: Troviamo preoccupante che l’azienda non abbia prontamente affrontato la grave situazione e i rischi ad essa connessa, lasciando ad ogni singolo lavoratore la scelta di recarsi o meno in azienda, mettendo cosi in serio pericolo l’incolumita’ dei lavoratori. Riteniamo grave che l' unico atto dovuto, la chiusura del sito, non sia stato posto in essere. Solo così si sarebbe potuto evitare di far uscire da casa e "mettere per strada" decine di lavoratori che hanno comunque tentato di arrivare a lavoro, non riuscendoci , e solo per fortuna non hanno riportato danni. Per il futuro, auspichiamo che la sicurezza di ogni lavoratore sia considerata prioritaria rispetto ad ogni altra logica di business e produttivitá. Per noi questo é un tema non negoziabile.

La RSU e la delegazione FISTEL-CISL Comdata – commessa Wind Tre

Roma, 5 ottobre 2018 Prot. SG 162/U      Oggetto: Prime valutazioni Cisl sulla Nota di Aggiornamento al Def 2018 Carissime/i, in allegato le prime valutazioni della Cisl sulla Nota di Aggiornamento al Def 2018, di cui vi inviamo il testo ufficiale. Fraterni saluti          Annamaria Furlan

NOTA INFORMATIVA: ATTIVO UNITARIO SETTORE CALL CENTER Il giorno 25/9/2018 si è tenuto a Roma l' attivo unitario del settore dei contact center per la discussione sulla piattaforma unitaria per il settore. L' obiettivo che ci poniamo é quello di riportare l' attenzione delle istituzioni sulle problematica del comparto e, in conclusione, favorire la struttura di un quadro normativo che rafforzi e stabilizzi il settore. É infatti necessario invertire l' approccio delle aziende, comprese quelle pubbliche, verso i contact center, passando dalla loro attuale idea di centri di costo a quella di leva per la competitività sul mercato, attraverso la qualità del servizio. Il punto di partenza nella nostra discussione è la certificazione del fallimento del "protocollo di autoregolamentazione" sottoscritto al MISE il 4/5/2017, il cosiddetto "protocollo Calenda". Un fallimento che si è manifestato nell' incapacità da parte del mercato, e quindi delle aziende, di porre autonomamente in campo azioni che stabilizzassero e valorizzassero i lavoratori occupati. Non é stato raggiunto nemmeno l' obiettivo posto sul reshoring, ovvero il rimpatrio in Italia dei servizi affidati ai call center esteri nella misura dell' 80%. Il comparto dei call center ha sofferto, più di altri, per causa della sua fragilità, la crisi che ha colpito il settore delle tlc. Per questo motivo i lavoratori dei call center necessitano di maggiori garanzie e tutele. Innanzitutto il mantenimento dei call center all' interno del quadro di regole previsto dal CCNL delle Telecomunicazioni. In questa stessa direzione, quella delle tutele, chiediamo l' estensione della clausola sociale anche al mercato privato e non solo, com'è attualmente, limitata alla committenza della pubblica amministrazione. È poi fondamentale superare il sistema delle gare a minutaggio di conversazione (ti pago tot centesimi al minuto) per passare alle gare a corpo (ti pago per tot ore a prescindere dalle chiamate). Appare evidente come il sistema della gara a minuto abbia determinato una sorta di lavoro "a cottimo", a tutto svantaggio dei lavoratori ma anche delle aziende che, comprimendo i tempi in ottica di maggiori volumi, abbassano, se non addirittura rinunciano alla qualità del servizio. Chiediamo, anche qui, di estendere le tabelle ministeriali sul costo del lavoro dalla sola committenza della pubblica amministrazione a tutte le gare private, così da garantire che non esistano più lavoratori di serie A e lavoratori di serie B. Obbligo di risposta entro un limite di tempo: questo vincolo porterebbe le aziende del settore a doversi dotare di un organico sufficiente per fare fronte ai picchi di volume, eliminando contestualmente le cosiddette realtà da sottoscala, piccoli call center quasi invisibili che abbassano la qualità del servizio, del lavoro e della tenuta occupazionale. Per la stessa logica di tutela delle condizioni dei lavoratori, riteniamo necessario il divieto di subappalto: il "labour intensive" e la bassa marginalità che caratterizzano il settore, in presenza di un subappalto, si aggraverebbero ulteriormente. Infine, chiediamo che le istituzioni politiche prendano atto, e pongano rimedio, alla totale assenza di ammortizzatori sociali ordinari per i call center. La sola FIS, anche quando non abusata, é di per se uno strumento insufficiente per fare fronte alla gestione degli eventuali esuberi sul settore e per un solido sostegno alle politiche attive da porre in essere, di riqualificazione e reinserimento dei lavoratori. Tutta la discussione dell' attivo unitario, attraverso gli interventi delle RSU e dei segretari nazionali, converge verso un unico punto: la volontá di aprire un tavolo di confronto istituzionale sul settore. In particolare in Sardegna, sentiamo l' urgenza di un intervento a tutela dei call center e delle migliaia di lavoratori occupati. Sentiamo l' urgenza e il dovere da parte delle istituzioni e delle parti sociali, di garantire che le logiche di mercato e le scelte di business operate (vedi ad esempio quanto accaduto in WindTre e, più di recente, in Tiscali e ancora oggi in TIM) non prescindano dalla difesa della tenuta occupazionale. per la Segreteria Regionale Omar Marras

Martedì, 09 Ottobre 2018 21:53

Futuro incerto per TISCALI

Gentilissimi Colleghi,

a seguito dell’incontro che si è svolto in Consiglio Regionale fra la Segreteria Regionale Fistel Cisl, La RSU e la Capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda, riportiamo il comunicato stampa :

COMUNICATO STAMPA: FUTURO SEMPRE PIU' INCERTO PER TISCALI LA CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA ALESSANDRA ZEDDA:

 Si preannuncia un autunno caldo per i lavoratori dell'Azienda Tiscali. Il punto della situazione è stato delineato dalla capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Alessandra Zedda: <>. La capogruppo forzista in Consiglio regionale auspica chiarezza sulla vertenza: <>. Lo spettro di una crisi senza via d'uscita incombe sul gigante ai piedi della laguna di Santa Gilla: La preoccupazione è alta – conclude Alessandra Zedda – E' necessaria la convocazione della commissione lavoro in Consiglio regionale per fare luce su un'operazione che apre scenari incerti, che mettono a rischio il futuro di un settore strategico per la Sardegna. Occorre utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per scongiurare lo smantellamento di una realtà che vede impegnati tantissimi dipendenti tra Cagliari e l'area vasta

Mercoledì, 05 Settembre 2018 19:01

TISCALI - INCONTRO TISCALI AL MISE

INCONTRO TISCALI AL MISE

 

Oggi presso il Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza dell’Avv. Marco Bellezza, consulente giuridico del Ministro Di Maio, si è svolto l’incontro sull’accordo commerciale tra (Tiscali e Fastweb) per l’acquisizione da parte di Fastweb, della licenza per 40 Mhz nella banda 3,5 Ghz e il ramo di azienda (FWA), con 836 torri e 34 dipendenti. Tiscali e Fastweb nel corso dell’incontro hanno enfatizzato l’accordo ritenendolo strategico per i propri business, Tiscali in particolare ha ribadito che questa operazione le consentirà di investire le risorse ottenute per rilanciare l’azienda. Parallelamente Fastweb ha dichiarato che con le frequenze ottenute accelererà lo sviluppo del 5G e continuerà ad essere leader nell’innovazione. Nessuna delle aziende ha minimamente parlato del futuro dei lavoratori.

 

La Fistel – Cisl ha dichiarato le proprie perplessità sulla vendita delle frequenze (sono concessioni pubbliche) a seguito della proroga fino al 2029 concesse dal MISE su proposta AGCOM, chiedendo chiarimenti sulla legittimità tecnico- giuridica, in quanto se da un lato offre a Fastweb l’opportunità di posizionarsi sul mercato 5G, dall’altro impoverisce Tiscali - con la cessione degli Assets strategici di valore - condannandola ad una residuale presenza sul mercato delle TLC, in contrasto con le motivazioni legate allo sviluppo del business oggetto della proroga. Inoltre la FISTEL – Cisl ha ribadito che le risorse difficilmente resteranno in azienda vista la grande esposizione debitoria e saranno inevitabile le ricadute occupazionali per Tiscali in particolare per il sito di Cagliari, dove sono impiegate oltre 650 lavoratori, ma anche per i lavoratori di Perugia rimasti fuori dal perimetro (FWC), che rischiano il trasferimento a Cagliari e quindi si trasformeranno in “licenziamenti mascherati”. Inoltre abbiamo contestato la costituzione del ramo di azienda perché i lavoratori (34) inseriti per la gestione delle attività LTE è assolutamente irrilevante per la dimensione dell’operazione commerciale (150mln) per altro il ramo è stato costituito in modo poco chiaro in quanto chi non ne aveva titolo è dentro e chi ha effettivamente lavorato sulle attività LTE da sempre, proveniente dalla “Società Aria” titolare delle licenze ne rimane fuori. Se dovesse permanere questa la dimensione del perimetro all’apertura delle procedure è ovvio che come organizzazione sindacale impugneremo la cessione del ramo ed avvieremo le azioni legali a tutela dei lavoratori. Abbiamo chiesto che prima di avviare la procedura, Tiscali, illustrasse il piano industriale per capire gli effetti della vendita come impatteranno sui lavoratori di Cagliari, in particolare sono stati chiesti chiarimenti sul futuro del Customer Care, sul perimetro occupazionale e sulle prospettive industriali, che al momento l’azienda non è in grado di fornire al sindacato. Il Dott. Marco Bellezza ha preso nota delle dichiarazioni delle Aziende e delle OO.SS. e ha dato la sua disponibilità a seguire la procedura. E’ stato fissato un incontro per il 23 ottobre al MISE per la presentazione del piano industriale. E’ chiaro che se la definizione del perimetro (FWA) dovesse rimanere quello letto sui giornali, al momento dell’apertura delle procedure per la cessione del ramo, la FISTel – Cisl chiederà che l’incontro di procedura sia avviato in sede Ministeriale, per garantire che nessun posto di lavoro sarà perso a seguito dell’operazione commerciale. Restiamo in attesa delle valutazioni delle Aziende a seguito dell’incontro per capire se intendono procedere per via negoziale fornendo le garanzie per i lavoratori o per via politica e legale alla quale questa organizzazione si appellerebbe a tutela dell’occupazione. Resteremo in contatto con il MISE e le Istituzioni locali per vigilare sulla intera vicenda. Roma,05-08-2018 La Segreteria Nazionale La Segreteria Regionale Sardegna - La Segreteria Regionale Umbria

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